Santuario Santa Caterina del Sasso: info
Santuario Santa Caterina del Sasso: cosa sapere sull'eremo che, ogni volta, lascia sorpresi i visitatori del Lago Maggiore? Affacciato su uno scoglio di roccia, il romitorio offre una vista mozzafiato sulle acque circostanti. Le sue antiche cappelle, costruite tra le pareti rocciose, restano un tesoro storico e spirituale, in grado di trasportare chi lo visita in un'atmosfera sospesa e carica di misticismo. Ogni angolo crea una connessione con il passato, trattandosi di un rifugio lontano dal trambusto quotidiano.
L'eremo di Santa Caterina è il luogo ideale per immergersi nella pace e godere della sontuosità naturale che lo circonda.
Dove si trova il Santuario Santa Caterina del Sasso?
Quando si decide di organizzare una visita o una gita, meglio essere precisi: dunque, per l'esattezza, dove si trova l'eremo di Santa Caterina del Sasso? Collocato sulla riva est del Lago Maggiore, il Santuario di Santa Caterina del Sasso appartiene al Comune di Leggiuno, in provincia di Varese.
Considerando la sua posizione impervia, può essere logico chiedersi come arrivare all'eremo di Santa Caterina del Sasso. In realtà, la struttura è facilmente raggiungibile a piedi, utilizzando una scalinata che la collega alla corte del Quicchio, un piccolo centro abitato nei pressi di un parcheggio e di un punto di ristoro. Si può arrivare al santuario anche da Stresa in barca, grazie al servizio della Navigazione Lago Maggiore. Inoltre è attivo un ascensore in loco, scavato nella roccia, davvero molto pratico.
Durante i weekend estivi viene avviato anche un collegamento via bus da Laveno. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Sangiano, a circa 3 chilometri di distanza. Più lontana, ma in zona, c'è anche la stazione di Laveno Mombello Nord. Entrambe sono raggiungibili da Milano.
Qual è la storia di Santa Caterina?
Secondo la tradizione, il Santuario di Santa Caterina del Sasso viene eretto a partire dal lontano 1170 d.C., in seguito a un voto fatto da un mercante usuraio. L'uomo è Alberto Besozzi e riesce a scampare a un naufragio mentre attraversa il Lago Maggiore. Così la sua promessa è di passare il resto della vita in preghiera e solitudine, in una grotta sulle rive del bacino. È qui, infatti, che egli costruisce la Cappella Santa, oggi visibile sul fondo dell'eremo, e dove riposa dopo essere stato fatto santo.
Il santuario è dedicato, nello specifico, a Santa Caterina d'Alessandria. In questo scenario, allora, qual è la storia di Santa Caterina? Secondo la leggenda, Caterina, giovane erudita, è sottoposta al martirio presso Alessandria d'Egitto, dopo esser stata in grado di convertire al Cristianesimo l'intera corte di un imperatore romano, presente in città proprio per festeggiare Alessandria con riti pagani. Piccola curiosità: quante Santa Caterina ci sono? Santa Caterina d'Alessandria non è l'unica, tant'è che al mondo se ne possono contare almeno quattordici diverse.
Santa Caterina del Sasso: cosa vedere
Riguardo a Santa Caterina del Sasso e cosa vedere, la struttura del convento è l'entità più interessante. Il fabbricato a due piani ha il prospetto rivolto verso il lago caratterizzato da un magnifico porticato a sette arcate, con un loggiato sovrastante che sembra intarsiato nella roccia. È presente anche un cortile in cui si può notare un torchio del 1759, il cosiddetto "conventino", dove ci sono la cucina, il refettorio e le celle del monastero, la torre campanaria e la chiesa annessa.
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Santuario Santa Caterina del Sasso interno: dentro il convento e la chiesa
Nel Santuario Santa Caterina del Sasso l'interno, ossia dentro il convento e la chiesa, dettagli di pregio spiccano alla vista del visitatore. In particolare, nella sala capitolare del convento e nel refettorio, sono presenti affreschi di varie epoche, tra cui una danza macabra, classico tema medievale.
All'interno della chiesa, suddivisa in quattro cappelle, si trovano numerose opere di Giovanni Battista De Advocatis. Sono da menzionare anche le vetrate istoriate, un pannello decorativo in scagliola di scuola lombarda di fine Seicento, un organo realizzato da Domenico Antonio Rossi, diverse statue lignee e policrome e la zona del cosiddetto sacello, dove si conservano le spoglie del beato Alberto Besozzi.
Nel porticato esterno della chiesa, inoltre, sono presenti cicli di affreschi sulla vita di Santa Caterina d'Alessandria attribuiti a un figlio di Bernardino Luini.
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Eremo di Santa Caterina del Sasso: la scalinata
Quanti gradini ci sono al Santuario Santa Caterina del Sasso? Se, come anticipato, per raggiungere l'eremo esistono diversi modi, le scale rappresentano uno di questi. A Santa Caterina del Sasso la scalinata maggiore è costituita da 240 scalini di ampie dimensioni. Dall'alto scende panoramica fino alla meta, tra la vegetazione rigogliosa ma ordinata, con una vista unica sul Lago Maggiore e le isole Borromee.
Di sicuro si tratta del percorso che meglio riesce a far assaporare l'atmosfera del luogo, da fare con la macchina fotografica a portata di mano. Arrivando in barca, invece, gli scalini da salire sono solo un'ottantina.
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